Avrebbe dovuto essere un post su una gita, una delle ultime della stagione, forse l'ultima.
Cause di forza maggiore (leggi: peste intestinale che solo il cielo sa quando ne uscirò, se ne uscirò e come ne uscirò) mi hanno inchiodata a casa nel week end, quindi niente gita, prati, boschi, castelli, trenini, alberghi e nemmeno un più semplice e sempre efficace sentiero, pranzo, mare, mulino, vongole e sole. Solo casa, letto, bagno, acqua, grissini, bagno, letto, tisana, casa, fette biscottate, letto, bagno e libri.
Questi ultimi solo quando il mal di testa lo ha consentito, così come i post di lavoro e le serie tv.
Volendo cercare il buono in ogni cosa, tra gli aspetti belli di questa situazione c'è, appunto, la lettura. Ho finito (finalmente!!!) un romanzo di cui scriverò prestissimo qui, ho mandato mamma in spedizione di acquisto del tanto atteso Eccomi di Safran Foer e ho letto un po' dell'ormai mitico e super fotografato Flow Magazine: a lui è dedicato, in realtà, questo post già parecchio confusionario, come vuole la tradizione.
Di Flow ho sentito parlare per la prima volta l'anno scorso, non ricordo dove o da chi, ma ricordo che rimasi incantata e molto curiosa. Lo vidi esposto da Flamingo Bergamo e poi in un negozietto di Pistoia che non credo saprei ritrovare. Fino a che, parlando con Cinzia, mi decisi a recuperarne un paio di copie. Del suo arrivo ho già raccontato qui, oggi però vi dico com'è una volta aperto, annusato e sfogliato con cura. Per saperne di più sui contenuti, invece, occorrerà aspettare ancora un po', l'inglese e il francese mica sono la mia prima lingua!
10 cose di Flow che conquistano appena lo si sfoglia:
1. Innanzi tutto Flow è spesso, è spessa la carta, è spessa la rivista (più di 130 pagine)
2. Flow profuma di cartoleria, non di giornalaio - attenzione! - ma di cartoleria. Tutta colpa degli INSERTI
3. All'interno di Flow ci sono, per l'appunto, degli inserti meravigliosi e per meravigliosi intendo: poster double face e busta piena di stickers nel numero francese, vetrofanie e quaderno "tine pleasures art journal" (!!!) in quello inglese
4. Flow è pastello con una punta di fluo, è lucido e opaco, è liscio e ruvido, è dolce e sfacciato
5. Flow è pieno di proverbi, modi di dire, poesie e filastrocche bellissime
6. Flow è un garage di illustrazioni e immagini che varrebbe la pena ritagliare e conservare, se non fosse un peccato mortale avvicinare un paio di forbici a questo giornale
7. Flow, all'inizio, ha un piccolo tag in cui scrivere il nome del proprietario (eh vabbè)
8. Flow racconta storie, passate e presenti, spalancando finestre su mondi piccoli e grandi, vicini e lontani. Ve ne parlerò
9. Flow non ha pubblicità
10. Flow ti parla dentro, sussurrando al cervello, ascoltando il cuore, nutrendo lo stomaco con le ricette scritte alla fine
Ci sarebbero altre mille cose da dire e segnalare ma per ora mi fermo qui e aspetto di averlo letto tutto per bene.
Di sicuro, nel frattempo, comprerò l'agenda del prossimo anno: non è bellissima?
Desidero Flow dalla prima volta in cui l'ho visto per sbaglio...e l'ho visto on line, non oso immaginare se e quando lo vedrò dal vivo!
RispondiEliminaL'ho messo nell'elenco dei desideri, prima o poi mi abbonerò. Quindi l'edizione inglese e francese sono diverse? Urca!
Ebbene sì, sono diverse e entrambe bellissime! :-)
EliminaSono una pessima persona...ero così presa da Flow che non ti ho nemmeno chiesto come stai!!!
EliminaUn po' meglio Norma, grazie! Qualche strascico ancora, ma pian piano tutto si aggiusta :-)
EliminaMi dispiace per la peste intestinale... gira in questo periodo? L'anno scorso la prese la Nina, ricordi?
RispondiEliminaSpero che tu guarisca presto
Ti abbraccio
Francesca
Eh, o virus o più probabilmente intossicazione alimentare...comunque una bestiaccia! Grazie cara, un abbraccio!
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