martedì 26 dicembre 2023

A Christmas Carol

Musica

Alle 6.30 in piazzetta c'è qualche finestra illuminata. Dietro forse ci sono persone che si vestono, che versano il caffè nella tazzina, che dimenticano il latte sul fornello lasciando che la schiuma trabocchi e spenga il fuoco.

Alle 6.31 il calzolaio ha la serranda sollevata a metà, sta già lavorando? Sta sistemando il laboratorio? Non si sentono rumori ma la luce è accesa. Il barista di fronte ha messo uno sgabello davanti alla porta, come a dire "Ci sono, tra poco apro, sto solo finendo di pulire, scaldare le brioches e scaricare l'ultima lavastoviglie". Intanto, marito e moglie sulla settantina, percorrono la via trasportando borse, lei cammina sempre qualche passo dinanzi a lui.

Alle 6.33 la signora con i capelli bianchi e corti aspetta, alla fine della mattonata sotto alle torri. Starà attendendo una collega, magari la figlia, chissà. 

Alle 6.36, 6.38 se il semaforo era rosso, un uomo con la giacca e lo zaino da ufficio entra nel cafè per fare colazione, prima saluta tutti, li fa ridere con qualche battuta, poi varca la soglia e sparisce.

Alle 6.43 il ragazzo delle consegne scende dal furgone con un grande contenitori pieno di dolci, apre la porta della pasticceria e li lascia sul bacone. Nel frattempo, un uomo anziano e ben vestito, risale lento sotto i portici, chissà dove sta andando.

Alle 6.46 una donna di mezza età, in ciabatte, è in piedi sulla scaletta e lava le enormi vetrine dell'agenzia immobiliare con un piccolo panno. Intanto un ragazzo corre veloce, indossando calzoncini e scarpe da running, probabilmente farà la doccia direttamente al lavoro.

Alle 6.50 le persone che dormono in piazza stanno sistemando coperte e cartoni, mentre un topo scappa sui mattoni e si infila tra gli arbusti dell'aiuola. I pullman sono parcheggiati, aspettano i passeggeri, i riders stanno già arrivando e il bar serve le colazioni sui tavolini sotto i portici.

Alle 6.51 una ragazza troppo vestita, con le cuffiette alle orecchie, zaino e borsa neri suona un campanello e aspetta.

Alle 6.50 quella ragazza sta camminando in mezzo alla piazza, un topo velocissimo le taglia la strada e si arrampica dentro a un'aiuola.

Alle 6.46 la ragazza pensa a come sarebbe bello cantare in un gruppo musicale, mentre, alla sua destra una signora in ciabatte pulisce una grossa vetrina e, alla sua sinistra, un ragazzo in calzoncini corti le corre incontro.

Alle 6.43 la ragazza sta facendo una foto del suo percorso, che più tardi posterà sul profilo Instagram, con l'hashtag #mymorningyogawalk. Intanto, lascia passare un ragazzo con un grande vassoio pieno di dolci e cerca invano di immaginare dove stia andando un vecchio con il cappotto doppiopetto.

Alle 6.36, 6.38 se il semaforo era rosso, la ragazza incrocia un signore con giacca e zaino da ufficio che, appena girato l'angolo, comincia subito a salutare camerieri e avventori del bar.

Alle 6.33 la ragazza toglie le cuffie dalla custodia, le mette alle orecchie e fa partire la musica (sì, quella che avete trovato quassù). Mentre cammina circondata dagli ulivi scorge una signora con i capelli bianchi ferma in fondo alla mattonata, starà aspettando una collega, magari la figlia.

Alle 6.31 la ragazza sbircia sotto alla serranda aperta a metà del calzolaio, nota uno sgabello davanti alla porta chiusa del bar, e osserva una coppia sulla settantina risalire la via, lei davanti e lui qualche passo indietro. Dove saranno diretti?

Alle 6.30 la ragazza sente il portone chiudersi alle sue spalle, mentre attraversa spedita la piazzetta, notando che non è l'unica ad essere già sveglia a quell'ora. Probabilmente, dietro alle finestre illuminate, qualcuno avrà dimenticato il latte sul fuoco, o magari si starà vestendo bevendo un caffè al volo.

Alle 6.00 suona una sveglia, la ragazza la spegne, accarezza la gatta acciambellata tra le sue gambe e si alza. Inizia un nuovo giorno, che comincerà con una passeggiata di circa 20 minuti.
Chissà chi incontrerà lungo il suo percorso...