Quanta bellezza c'è in una raganella minuscola, verde smeraldo, appesa sulla tua felpa fuxia, in una sera di fine estate?
Tanta, tantissima bellezza...se poi accanto a te ci sono una famiglia appena conosciuta e bella da matti pure lei, i vicini matematici-fotografi-pasticceri, la sposina dell'anno passato, il vicino-vicino e Andrea con la camicia a quadri, è tutto ancora più bello.
E se poi sui prati attorno ad una tavola apparecchiata sull'erba ci sono due asini freschi di parrucchiere, una mucca nera lenta e silenziosa, un coniglio nero pure lui in compagnia di tre merli (inutile dirlo, neri anche loro), caprette e galline invisibili, zucche arancioni da fiaba, albicocchi piccolini, ciliegi ricoperti di licheni d'argento, rami di kiwi, piante sconosciute, muretti a secco, piscine blu, amache appese tra gli alberi da frutto...è tutto, inevitabilmente, più bello.
E sono belli i cuochi orgogliosi, la carne cotta sulla pietra, la pasta al pesto che non puoi mangiare, le verdure tagliate sottili e grigliate al buio, il vino rosso, i treni di Bibi, la nanna di Leo, i racconti della sposa sullo sposo lontano, le battute del vicino-vicino, la prontezza del vicino-matematico-fotografo che scatta la foto alla ranocchia appena atterrata sulla tua giacca, la torta intollerante e meravigliosa della vicina-matematica-pasticcera, l'arrampicata estemporanea sul muretto del ragazzo con gli occhi a fessura seduto davanti a te, l'amore di mamma e papà che riempie la notte, le stelle che brillano perché qui ci sono poche luci, i fuochi d'artificio che scoppiano nel paese in festa poco più su.
E tutta questa bellezza ti fa bene, così bene che nonostante la mega mangiata il tuo stomaco riposa tranquillo e i tuoi sonni arrivano leggeri. Perché la bellezza salva sempre, dalle paure più grosse tornate stasera al tramonto e dure ad andarsene anche ora mentre scrivi, dai dubbi sulle tue capacità e possibilità lavorative, dai pensieri sulla tua famiglia ormai così scompaginata.
L'ultimo album dei The National (dal nefasto titolo Truble will find me, a riprova del fatto che preferisco la musica triste, per chi ancora non lo avesse capito e per chi ama ricordarmelo!) è bellezza e pure le zampe di Agata nascosta sotto un auto lo sono, è bellezza la spiaggia quasi vuota di questa sera, la bici rossa è bellezza e la mia calda felpa verde è bellezza pure lei.
C'è stato un tempo in cui le serate come ieri erano all'ordine del giorno? A me sembra di sì ma io rimuovo tutto, quello che mi fa male e spesso anche quello che mi fa bene e quindi, forse per fortuna, a volte mi sembra di vivere cose nuove e inaspettate, come se fosse la prima volta. Pensare ad un laboratorio dall'allestimento alla didattica come se non lo avessi mai fatto, mettere i piedi a bagno nell'acqua limpidissima come se avessi abitato su un monte fino a ieri sera, leggere quello che sentono le persone a te vicine e stupirsi anche degli aspetti più semplici, guardare negli stessi occhi come se non li avessi mai visti prima.
Quanta bellezza c'è in tutto questo?
P.S. La foto, ovviamente, è di Balletti.
si Elena, tanta bellezza anche nelle tue parole. un abbraccio, Barbara
RispondiEliminaGrazie Barbara! Buona serata e un abbraccio anche a te!
RispondiElimina