sabato 17 settembre 2011

Lapillo is in the air!


Due giorni fa sono stata operata e ora Lapillo is in the air, anzi nella scatolina.
Come al solito il titolo non è casuale, come al solito l'ispirazione è una canzone che andava qualche anno fa (tanti!) e come al solito la spiegazione è semplice: al posto di Lapillo (nome deciso dal vicino-vicino in veste di "zio") avrei dovuto usare la parola Love, perchè in fondo questa è una storia d'amore.
I protagonisti siamo io e tutte le persone che, in questo momento di difficoltà, hanno voluto e saputo starmi vicino. Come si discuteva ieri, infatti, è proprio vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno: oltre alla mia famiglia e a mia mamma, che, instancabile come sempre, non mi ha lasciata un attimo, tante facce sorridenti e piene di affetto mi hanno aiutata ogni giorno. A iniziare dai vicini-famiglia, che, appena hanno visto il fiocco azzurro appeso al cancello, hanno cominciato il pellegrinaggio fatto di regali per la "neo-mamma", coccole e inviti a cena, passando per i medici simpatici, professionali e dolcissimi, fino agli affetti di una vita sempre pronti ad aiutare. Non ho avuto grandi sorprese, nè grandi delusioni, sapevo chi avrebbe voluto di essermi amico e chi invece avrebbe preferito continuare la sua strada, senza fermarsi. E va bene così.
L'operazione in sè è andata bene, era semplice, ma pur sempre un intervento e io ci sono arrivata provata da un mese di coliche e di difficoltà. La ripresa però è buona e sembra anche piuttosto veloce, a parte i postumi dell'aperitivo di festeggio organizzato dai vicini, un chiaro tentativo di uccidermi! Se non ci sono intoppi domani conto di tornare a casa, in Campopisano, non vedo l'ora di passare un pò di tempo con gli amici del centro, che non hanno mai smesso di farsi vedere e sentire e che mi hanno fatto ridere anche poche ore dopo l'intervento con messaggi e battute.
Da lunedì si rientra al lavoro e le mie energie saranno concentrate sulle commesse arretrate e sugli esami del dottorato. Dovrò ricordarmi però di ritagliare sempre dei piccoli momenti per me, che mi aiutino ad affrontare le settimane di impegni con più leggerezza. Ho cominciato a caricarmi di positività già stamattina, facendo un salto veloce al matrimonio di Sonia (bella come una dea!) e continuerò stasera dedicandomi agli affetti più grandi e domani trascorrendo tutta la giornata con mamma prima al MET (la nuova manifattura etica di cui spero di scrivere presto anche qui) e poi in Campopisano, con una mega valigia da disfare e un terrazzo abbandonato da soccorrere. Anche questa è passata, in un annus horribilis fatto di caviglie slogate, occhi accecati, morti, perdite, inteventi e difficoltà di ogni tipo, anche questo momento avrà il suo significato.
Per adesso, love is in the air!

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