domenica 24 giugno 2018

Per chi risuona la campana?

Prima o poi risuona per tutti, per me negli ultimi mesi è risuonata tre volte. Due e mezzo in verità.

Cosa significa? Significa che da gennaio a oggi mi sono sparata due risonanze magnetiche, su tre segmenti di colonna vertebrale più l'encefalo. Come disse il mio neurologo "lei sarebbe da risuonare dalla testa ai piedi" e io ho obbedito.
A parte una schiena a quanto pare eccessivamente dritta e due spazi intervertebrali un goccino compressi a livello del codino, i risultati sono perfetti. Non c'è nulla che debba preoccupare o che possa essere correlato ai sintomi neurologici che mi hanno accompagnata nel nuovo anno.
A questo punto forse l'ipotesi virus influenzale andato a infastidire il sistema nervoso potrebbe essere la più probabile, soprattutto considerando che le cose stanno migliorando con il passare del tempo e con poca cura. Il prossimo obiettivo è sospendere definitivamente tutti i farmaci, provando a lasciarmi alle spalle il terrore con cui ho (abbiamo) convissuto ormai fin troppo. Se poi la diagnosi finalmente arriverà, con una sicurezza un poco più solida, ancora meglio, altrimenti proverò ad andare oltre. Scrivo proverò perché se invece la questione fosse (come ogni tanto, ciclicamente, qualcuno sospetta) "semplice" fibromialgia, allora so già che dovrò fare spazio a nuovi dolori e a nuove contratture, sicuramente però avrò meno paura.

Fatta questa doverosa premessa, che spiega un po' la latitanza degli ultimi tempi (scrivere di quello che mi spaventa non è il mio forte), posso raccontare ciò che di bello accade attorno a me.
Intanto sembra essere finalmente arrivata l'estate, sono a quota due bagni in mare e uno in piscina, una miseria rispetto ai miei standard, ma il lavoro e il meteo orribile fino a qualche giorno fa non hanno aiutato. Questo week end è fatto di tempi lenti, pranzi e cene con gli amici, tinta ai capelli in vista del matrimonio della prossima settimana e, soprattutto, acquisto dei voli per le vacanze in arrivo. Abbiamo atteso fino ad ora per prudenza, volevamo aspettare i risultati della risonanza prima di decidere, ora non abbiamo più scuse. Se non cambiamo idea all'ultimo minuto la meta dovrebbe essere la Bretagna (e forse anche la Normandia), vedremo!
Io, solo all'idea, piango.

Oggi pomeriggio ce ne andiamo al Coton Fioc Festival in una location super bella, la lavatrice sta lavando gli asciugamani, a pranzo formaggio e frutta fredda, domani lavoro da casa e mi preparo per la settimana di laboratori e di scrittura folle per il sito del MadLab 2.0. Sono contenta, mi piace questa dimensione, fatta di persone con cui trascorrere le mattine fianco a fianco, ma anche di momenti in solitudine per concentrarmi meglio sulle cose difficili. Potrei dire che la questione della salute mi ha ridato la dimensione giusta dei problemi, ma io quella l'ho sempre avuta, difficilmente mi lamento per le banalità, cosa sia davvero importante lo so e non lo dimentico.

Ho voglia di andare a un concerto, di inventare qualche attività nuova per i lab, di prendere un gattino, di fare il bagno a Pieve con il mio costume nuovo, di leggere un romanzo che mi appassioni (suggerimenti?), di dormire nella corrente d'aria, di costruire un libro tattile per la Fata Meravigliosa, di seguire le video lezioni di Guido (per sempre grata al MadLab 2.0 che mi ha comprato l'abbonamento annuale), di mangiare un ghiacciolo, di innamorarmi dei paesini bretoni, di salire su un aereo con Andrea.

P.S. Nella foto quassù la vista dal posto dove abbiamo cenato per festeggiare le lastre pulite. Yeee!



mercoledì 6 giugno 2018

Ready to start

L'ultimo post è di tanto tempo fa, lo so, ma detto sinceramente non avevo molto da scrivere.
Non che oggi le cose siano cambiate, ma sono bloccata a letto con il mal di schiena (strano...) e con il pc posato sulle gambe riesco a rimanere connessa con il mondo.

Stasera ho scoperto come funzionano le punture di artrosilene: bruciano talmente tanto che automaticamente il dolore ai lombi viene soppiantato da quello alla chiappa. Facile.

Come scrivevo un paio di righe più su, sono a corto di cose da dire ultimamente, probabilmente perché sono assorbita dal lavoro e dalle risposte che ancora non ho su un paio di questioni di salute che mi tormentano da inizio anno. Per quanto riguarda il primo aspetto, da poco più di un mese trascorro tre mattine a settimana al MadLab, il fablab di Via della Maddalena nato dalla sinergia tra Cooperativa il Laboratorio, Scuola di Robotica e Festival della Scienza.
Al di là dello stimolo professionale, che c'è ed è utilissimo dopo il primo duro anno di partita IVA e le tasse di giugno in arrivo, quello che mi sta davvero facendo bene di questa aggiunta nelle mie giornate lavorative è la compagnia. L'idea di alzarmi, vestirmi, uscire di casa, attraversare il centro storico nella magica luce del mattino, sedermi tra i colleghi, scrivere circondata da corsi, laboratori, stampanti in funzione, clienti, è complicato bellissimo.
Amo molto stare da sola, ma non mi piace sentirmi sola.
Avere l'opportunità di condividere parte della settimana con altre persone significa avere un motivo in più per vestirmi e non trascorrere tutto tempo in casa in pigiama. Sembra una banalità ma non lo è. Tante delle libere professioniste che conosco prima o poi hanno incontrato il pericolo dell'abbruttimento, nascosto dietro le abitudini del lavoro tra le mura domestiche. Non mi vede nessuno = pinza nei capelli, t-shirt oversize e zoccoli. A pensarci bene la t-shirt oversize e gli zoccoli li indosso anche per uscire ma, normalmente, l'insieme non è così disastroso come quando non prevedo di mettere il naso fuori dalla porta per le successive ventiquattro ore.

Detto questo, non posso che lodare la nuova parte della mia vita dedicata alla scrittura, alla comprensione di un mondo diverso, alla frequentazione di posti che ho sempre amato tanto e che, per forza di cose, ho vissuto solo in momenti di svago.
Per il resto, i laboratori continuano ma a un ritmo più umano, l'estate è in arrivo e il colore della mia pelle comincia a virare dal bianco cadavere al rosa pallido. Sono soddisfazioni.

Per concludere, credo che potrei dedicarmi a un breve elenco delle dieci cose degne di nota di queste ultime settimane. Sono piccole, come da tradizione, ma belle. Almeno per me.

1. L'orto urbano ha prodotto il primo zucchino commestibile della stagione! Gli abbiamo subito reso onore trasformandolo in condimento per la pasta.

2. La piscina del Porto Antico ha finalmente riaperto i battenti! Non solo siamo già andati a trovarla, ma io sto anche meditando di iscrivermi ad acqua gym, chissà che la mia schiena non ringrazi (e pure le mie cosce da freelance che ha buttato l'abbonamento alla palestra nella tazza del water).

3. Ho comprato uno smalto color corallo e uno dei nuovi rossetti Neve Cosmetics. Ho ordinato due t-shirt sostenibili (ma su questo punto ho le mie riserve) e un paio di scarpe handmade in Spain che non vedo l'ora che arrivino. Hanno la zeppa, la corda, i lacci alla caviglia... insomma tutto quello che spero mi faccia entrare nel mood estivo il prima possibile.

4. Ho tenuto un corso on line per Scuola di Robotica che mi è piaciuto un sacco. Speravo di divertirmi e così è stato. Speravo di essere ispirata dal lavoro altrui ed è successo. Speravo di avere feedback positivi e sono arrivati. Viva!

5. Non ho ancora prenotato le vacanze estive ma abbiamo definito il periodo e la meta, è già qualcosa, no?

6. Le cose che vorrei sistemare il prima possibile sono: i miei capelli, che vivono come al solito di vita propria e la questione costume, che deve essere affrontata di pancia, più che di petto. Letteralmente. Per ovviare ai chili di troppo (nascondendoli) ho scelto questo. Spero di trovarlo nei prossimi giorni!

7. Mi sono iscritta a un corso on line dell'Exploratorium di San Francisco. Di solito il binomio Coursera - Exploratorium funziona alla grande, staremo a vedere!

8. Mamma mi ha regalato uno dei libri più belli di sempre. Il pomeriggio alla premiazione Andersen 2018 ha dato i suoi frutti... evviva!

9. La mia canzone del momento, quella che mi sparo tutte le mattine appena uscita di casa, è questa. Entro in una specie di trans appena inizia e mi infilo nei vicoli più stretti con un sacco di carica in corpo.

10. Sono (siamo) perdutamente innamorata di Downton Abbey. Ho divorato gli episodi alla velocità della luce e ora che ne mancano solo due alla fine sono già in crisi di astinenza. Suggerimenti?

Non mi resta che godere dell'effetto della super puntura, ora, e provare a dormire come non sono riuscita a fare nelle sere passate.
Notte!