domenica 15 gennaio 2012

Verde speranza


Domenica sera.
Domani si torna al lavoro dopo un week end di amicizia, quella che ti riempie il cuore e non ti lascia pensare. Ieri sera, al Belleville, il Green Party è stato un successone: l'albero di cartone all'ingresso del circolo su cui i post-it a forma di foglia hanno catturato auguri e cazzate scritti dagli invitati, spritz e torta alle more, piatti e bicchieri rigorosamente verdi, addobbi color foresta in stile festa delle medie e, soprattutto, braccialetti fluo illuminati nel buio della sala danze mentre le mani di tutti salivano al cielo. Io, come previsto e promesso, ho indossato l'improbabile parrucca verde acido che si intravvede in foto, dono della coinquilina meravigliosa Dj per una sera, ho ballato un sacco, ringraziato tutti e aperto i mille regali ricevuti:
- un libro illustrato bellissimo, con animali e animaletti che salgono sull'arca di Noè, grazie a Nessie, Manu e Tozzo.
- una collana molto elegante, grazie a Giuli e Pilotti.
- una bacchetta magica e un pacco di tè (verde!), grazie a Clara.
- un "gioiello" da commozione che non si può spiegare: una scatola da aprire per trovare un po' della natura che in centro mi mancherà, grazie a Dobby.
- una sorta di calendario, con spille e ciondoli appropriati per ogni stagione dell'anno, grazie a Sturm.
- Un libro di metamedicina da consultare ogni due per tre, grazie a Dè.
- Un quadro che più mio non si può, grazie a Andre.
- Un tostapane a forma di porcellino rosa, desiderio inconfessabile ma confessato al vicino-vicino, donatore in comunità con Vale, Lucia, il Prof...
- Un libro di Neruda per scaldarmi il cuore e un maglione-pile splendido, verde e viola, per scaldarmi il corpo, grazie a X.
Ma in questo compleanno sono stati belli anche e soprattutto i biglietti, pieni di affetto e di bene, pieni di chi me li ha regalati e di me che li ho ricevuti.
Tanti altri sono i regali già consegnati prima di ieri: la scatola di Betta che finirà dritta accanto all'alberello di Dobby, il quadro col sasso, le foto e la campana tibetana di Claudio e Marina, il vestito bellissimo di Fonso, la festa verde finanziata da mamma.
Stasera, ancora stanca per la serata, coccolata dalla lunga colazione mensile da Nessie, penso a chi è arrivato da un'altra città per festeggiarmi, per donarmi innanzi tutto affetto e sorrisi, a chi mi sta vicino comunque, a chi mi conosce bene e non sbaglierà mai un regalo, a chi abiterà accanto a me per molto tempo, a chi ha fatto rinunce per esserci, a chi si comporta da sempre come un fratello, a chi temeva di farmi fare brutta figura e invece ha animato la festa al meglio, a chi ha portato con se il compagno e ha ballato senza sosta le mie musiche anni 90, a chi è passato per un saluto molto presto o molto tardi, a chi ha portato amici, a chi ha fatto turno al Belleville fino alle tre, a chi ha preparato lo Spritz e ha tagliato la crostata, a chi ha cucinato la torta di mele per questa mattina, a chi ha bevuto il tè con me oggi pomeriggio pur avendo unicamente bisogno di totani fritti, a chi mi ha fatto gli auguri solo per il gusto di farmi sorridere.
A tutte queste persone penso adesso, e poi penso a chi non sarebbe venuto ma c'era, comunque.
Grazie

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