sabato 20 febbraio 2010

libera il giardiniere che è in te...


Ho conosciuto il Guerrilla Gardening qualche anno fa, per caso. Mi affascinava l'idea della spontaneità e della condivisione, del buio e del colore dei fiori. Quindi ho cominciato a fare ricerche: prima il web, poi le librerie e ora eccomi qua, reduce da un incontro con i fondatori italiani del movimento e da due chiacchiere con loro davanti al buon vino biologico di Valli Unite.
In verità i tempi dilatati del mio percorso di guerrigliera mi hanno permesso di affrontare l'argomento con molte persone e in diverse situazioni, di confrontarmi con punti di vista differenti, di leggere il libro sotto al sole salentino e prendere una mia precisa posizione sulla cosa.
Per chi non lo sapesse Guerrilla Gardening è un movimento internazionale (mondiale veramente), che riunisce cittadini qualunque, di città qualunque, età qualunque, religione qualunque, credo politico qualunque: unico punto in comune l'amore per la natura, l'esigenza di sperimentare e sperimentarsi, la voglia di verde tra il grigio cemento.
In Italia ci sono diversi gruppi, più o meno organizzati e vari, che hanno condotto "attacchi verdi" notturni con l'intento di riqualificare spazi vuoti tra le case, aiuole abbandonate, lembi di terra ricoperti di rifiuti.
Io stessa, e mamma ancor di più, abbiamo preso in custodia una fascetta scoscesa quasi in spiaggia e ogni estate, alla sera, i passanti che alzano il naso possono vedere una guerrigliera con stivali e annaffiatoio che si prende cura di edera, oleandri, agavi...
Ieri, con Terra! che ormai mi dà tante opportunità e soddisfazioni, abbiamo organizzato un incontro presso la Facoltà di Architettura della mi città, con Michele e Fabio (i guerriglieri di Milano). Nonostante un doppio sciopero dei mezzi pubblici che ha paralizzato il traffico e un clima terribile (pioggia incessante, freddo, vento e neve a bassa quota), l’affluenza è stata molto buona. Ad una partenza lenta è infatti seguito un corposo arrivo di persone: ragazzi giovani e meno giovani, cittadini impegnati in azioni di recupero urbano, giardinieri della domenica, mamme con bambini piccoli, semplici curiosi.
L’incontro è stato moderato da Giorgio Boratto, amico giornalista dallo spirito verde, la nostra Giorgia ha brevemente raccontato l’attività di Terra!, ma la parola è stata presto lasciata ai due ospiti che hanno illustrato le caratteristiche del movimento Guerrilla Gardening, le sue problematiche, le difficoltà e le soddisfazioni raggiunte.
Le fotografie proiettate hanno aiutato a comprendere l’entità degli “attacchi verdi” e la loro ricaduta sul territorio, non solo estetica ma anche fortemente simbolica. Il pubblico ha potuto interagire con gli ospiti facendo interventi, raccontando le proprie esperienze, ponendo domande e quesiti sulla legalità e sull’opportunità di confrontarsi o meno con le Istituzioni.
Il dopo conferenza è stato al Centro Culturale Belleville, dove abbiamo chiacchierato ancora e ancora, dove ho fatto bei discorsi con la mia amica Francesca e bevuto (troppo!) vino. Ora si che mi sento guerrigliera dentro e mi riconosco in un movimento "che in realtà non esiste", perchè chiunque può prendere una zappa, scendere in strada e piantare un fiore.

2 commenti:

  1. ma che carino il tuo blog! volevo venire ad architettura l'altro giorno ma alla fine non ce l'ho fatta...sarà per la prossima volta!

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  2. Grazie! sì era una giornataccia...tra il tempo e gli scioperi...a presto!

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