sabato 1 gennaio 2011

10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1...


01012011.
Primo giorno dell'anno. Prima foto dell'anno. I miei piedi febbricitanti sull'uscio di casa.
Non vorrei fare bilanci, nè scrivere righe di buoni propositi...ma per me l'inizio dell'anno coincide con una nuova età (29 tra due giorni) ed è inevitabile guardarmi attorno e tirare le somme, cercando di capire dove potevo fare meglio, quando sono stata brava, in che occasione ho sbagliato.
Qualcuno che ben conosco mi direbbe di non pensarci su, qualcun altro probabilmente starà facendo la stessa cosa, elencando con cura ogni avvenimento degno di nota di questo 2010 che ormai ha svoltato l'angolo.
Io posso solo guardare in faccia la realtà, questo è stato l'anno più denso di cose che io abbia mai vissuto probabilmente: è nata la società in cui tuttora lavoro, sono andata ad abitare da sola, ho perso alcune amicizie importanti, ho lasciato che il mondo dell'animazione mi conquistasse (wwf, festival della scienza...), ho fatto nuove bellissime amicizie (Sturmi e il vicino-vicino...che si contendono il podio), ho lasciato un grande amore, ho cominciato ad arrampicare, mi sono iscritta ad un corso da project manager (chi lo avrebbe mai detto...), ho iniziato a collaborare con i ragazzi del Belleville, ho trovato un nuovo modo per essere presente in Terra! compatibilmente con le mie possibilità, ho vinto un dottorato, ho cominciato a camminare più vicino ad una persona per me molto importante e ho dato vita a questo piccolo-grande blog.
Ci sono anche un sacco di cose che ho mantenuto dagli anni passati, cercando di incastrarle tra le novità e difendendole strenuamente dal tempo che passa: il mio pilates con la De (sempre più amica oltre che maestra), i week end nel giardino incantato con la gatta che mi saltella intorno, le cene dalla Ale (che mi attende stasera per iniziare l'anno insieme), i saluti dai vicini, i bagni la mattina presto quando in spiaggia non c'è ancora nessuno, le bevute da Wincy...
Cosa c'è che mi manca? le letture in treno, la metro è veloce e sull'autobus soffro se leggo. Il rumore del mare. Gli odori della campagna alle 7.30, quando si corre per prendere il treno. Lo scampanellio delle mucche la sera. La privacy (chi l'avrebbe detto) che mamma mi ha sempre garantito. Una corda su cui stendere le lenzuola. Il mercato al venerdì mattina. Le verdure cucinate da mamma. Nuvola e Ciobin durante le riunioni di Terra!.
Qualcosa che resta, qualcosa che se ne va.
Il bilancio l'ho fatto alla fine, mancano solo i propositi.
PARLARE. Al primo posto, devo dire quello che penso, devo far presente i miei sentimenti se serve.
GUIDARE. E non dipendere più da nessuno.
CONTINUARE A FARE ATTIVITA' FISICA. Come sempre, senza drastiche diminuzioni, sennò la schiena (e la ciccia) ne risente.
LEGGERE. Come in questo 2010 appena passato, un anno ricco di libri.
LAVORARE. Per il gusto di farlo.
STUDIARE. Per non sentirmi mai fuori posto.
AMARE. Innanzi tutto me stessa, ascoltandomi ogni volta che posso.

Buon Anno.

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