domenica 8 luglio 2012

Go chicken go!

Palio del Gallinaccio 2012.
Come tutti gli anni, ormai da diciotto direi o forse persino di più, ho partecipato al Palio del Gallinaccio di Crevari.
Che cos'è?
E' una corsa di pennuti, galline per la precisione, che si sfidano a chi arriva primo in un piccolo campo sterrato ai piedi dell'Anpi in Campenave.
Questa festa però é anche qualcosa di più, è un modo per stare insieme, per riunire gli abitanti di nove contrade intorno a un tavolo, per costringere gli anziani ad uscire, per permettere ai bambini di giocare insieme, per fare incontrare amici di una vita che tra il lavoro, la casa, le ferie, la famiglia non si vedono mai.
Al Palio corrono le galline di Vesima (il mio rione!), Borgonuovo, Fontana, Gallo Cedrone, Vessuo, Rian, Porcelletta, Campi e Pozzetti (che in dialetto sarebbero troppo difficili da scrivere). Ogni pollo viene trasportato nella sua portantina, addobbata con i colori della contrada e seguita dai vari partecipanti alla festa, anch'essi agghindati come alberi di Natale, con campanelli, nastri, passamanerie e dorature che nemmeno nel Medioevo più spinto.
Dopo una bella passeggiata tra le vie di Crevari, davanti a casette colorate, giardini fioriti e curiosi (tifosi!) affacciati alle finestre, l'allegra ciurma si siede attorno a lunghe tavolate al riparo di alberi e pergolati e mangia abbondantemente tra cori di sfida e chiacchiere tranquille. La cena termina nel fermento, le contrade scendono al campo di gara, i fantini si posizionano nelle corsie secondo ufficiale sorteggio, il giudice osserva attento e il cronista dà il via.
A questo punto è un vero delirio: galline che corrono, svolazzano e invadono gli spazi avversari, false partenze, insulti, urla, squalifiche. Quest'anno, come al solito, il primo tentativo è andato fallito e il giudice ha ordinato di rifare tutto, alla seconda partenza però, mi tocca scrivere di nuovo come al solito, ha vinto il Vessuo. Sono ormai almeno tre anni che il trofeo campeggia nella contrada gialla e nera, si mormora addirittura che la gallina da corsa venga allenata mesi prima dell'evento e, se davvero fosse così, si meritano proprio di vincere visto che la nostra cocca arriva alla gara quasi sempre addormentata e di correre non se ne parla proprio.
Quindi sarà per il 2013, primo sabato di luglio, quando ci incontreremo di nuovo tutti in piazza e percorreremo le vie della nostra infanzia. Magari, superati i trenta, mi farò cucire dalla mamma un abito da dama e smetterò le vesti di giullare che indosso da troppo tempo...
Go chicken Go!

P.S. Foto del vicino-vicino, gran tifoso d'eccezione.



6 commenti:

  1. Ahaha,il palio del gallinaccio! ho rischiato di essere tirato in ballo una volta, non ricordo più con quale scusa glissai l'opportunità :)
    Ciao Elena!

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    1. Ma come! il tuo punto di vista su una gara così avvincente sarebbe stato una meraviglia...:)
      Ciao Emix!

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  2. Haha! Che meraviglia! Ad averlo saputo sarei venuta a vederti con la tua gallina da competizione :)
    Ma la descrizione che hai fatto è favolosa, l'anno prossimo ricordati di me, eh? Ci conto!
    Un abbraccio!

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    1. Certo! L'anno prossimo annuncerò prima la data...un po' di tifo è sempre il benvenuto!

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  3. accidenti, ad averlo saputo prima mandavamo un nostro "inviato".
    Avete qualche foto per Il Voltrese?
    un cordiale saluto
    la Redazione
    www.ilvoltrese.it

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    1. Sì, un amico ha fatto delle foto, se mi scrivete un indirizzo e-mail ve le faccio inviare! Se avete bisogno anche di un testo io sono disponibile.
      Saluti
      Elena

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