mercoledì 16 maggio 2018

Azzurro

Lo scorso week end sono andata in gita e non è stata una gita qualsiasi.
Lo scorso week end sono andata in gita con altre ventotto persone, partendo con un pullman organizzato alle sette del mattino, alla volta del Lago Maggiore e del Lago d'Orta. Seduta accanto a me: mia madre. Seduti attorno a me: i suoi compagni del corso di arte che frequenta ormai da tanti anni.

Quando qualche mese fa mamma mi ha chiesto se avessi potuto tenerle Agata mentre era via ho avuto un'illuminazione: "perché non chiediamo allo zio il favore di fare uscire la gattina e io vengo con te? Dopotutto è un sacco di tempo che non facciamo un viaggetto insieme e visto il periodo che sto (e di conseguenza stiamo) trascorrendo, un paio di giorni fuori possono farci solo che bene".

La gita prevedeva una giornata sul Lago Maggiore, alla scoperta dell'Isola Bella, dell'Isola dei Pescatori e di Stresa e una giornata sul Lago d'Orta, per visitare Omegna, Orta e l'Isola di San Giulio.
Mi sono divertita? Molto, merito sicuramente anche della compagnia alla "Azzurro" (come dice il titolo del post) con cui ho condiviso l'avventura. Questi signori si sanno proprio divertire, l'ho pensato per quarantottore consecutive. Età media 65 e solo perché c'eravamo io e un'altra ragazza ad abbassare l'asticella, prevalenza di donne, ma quasi tutte accompagnate dai mariti, una guida molto brava e una meta tanto malinconica quanto affascinante. Ma, tornando alla compagnia, sto parlando di ventotto persone entusiaste per la partenza, piene di interesse e di voglia di scoprire, pronte a truccarsi e a cambiarsi d'abito per la cena mentre io l'unica cosa che sono riuscita a fare la sera è stata un bagno caldo (e ho cenato in pigiama), imperturbabili davanti alle mille portate dei pranzi a base di pesce di lago e torte agli agrumi, iper attive dalle sei del mattino, sempre sul pezzo quando si trattava di fare battute in dialetto, protettive e con i complimenti pronti nei miei confronti, come se fossi loro figlia o nipote.

Detto questo, cosa abbiamo visto?

I pavoni di Isola Bella (oltre, naturalmente, a Villa Borromeo e al suo splendido giardino)



L'Isola dei pescatori dove abbiamo pranzato (benissimo) il primo giorno


L'arcobaleno sul lago


Il Sacro Monte di Orta con il suo panorama mozzafiato sull'Isola di San Giulio dove abbiamo pranzato la domenica



Questi sono solo alcuni dei bellissimi posti che abbiamo visitato, le fotografie che ho scattato sono molte di più. Anche prendermi questo tempo, per scegliere un'inquadratura, cambiare l'esposizione, avvicinarmi il più possibile a un fiore è stato un regalo, ne avevo bisogno.
Di sicuro nel 2019 non me lo farò ripetere due volte e, lavoro permettendo, tornerò in gita con la crew di mamma.
Il prossimo week end però, basta sveglia all'alba, si dorme!

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