sabato 23 luglio 2011

Something is always happening


Sette giorni, mille sentimenti.
Avrei potuto chiamare questo post in decine di modi differenti: prendendo in prestito, come faccio spesso, versi e titoli di canzoni avrei scelto July, she will fly (Simon & Garfunkel), ma anche The rhythm of the night (Ex Otago, cover), o ancora tutto quell'amore disperso, non era previsto (Max Gazzè).
In soli sette giorni è successo di tutto. Un matrimonio, un funerale. Una notte insonne per il dolore e una insonne per la gioia. Un film demenziale sul divano di chi mi raccoglie quando non ci sono parole da dire, una città intera che ricorda indicibili violenze di dieci anni fa. Un sagrato inondato di luce e di gente che sorride, un sagrato inondato di luce e di gente che piange. Una famiglia che nasce, una che muore.
Dentro di me un pezzo di cuore che batte, un pezzo che si ferma. Continua a correre il pezzo che mi fa festeggiare la mia coinquilina nel suo giorno grande, il pezzo che mi fa ballare fino all'alba con la sorella della coinquilina, il vicino-vicino e la mia socia come se avessi dieci anni di meno, il pezzo che mi fa preparare la cena per la Ale che stasera mi racconterà la sua Scozia. Una parte di cuore però è ferma, si è ghiacciato il pezzo che ha capito di non aver capito nulla, il pezzo che ha risposto al telefono e si è sentito dire che la persona che per anni ti ha aiutata a trovare un pò di pace se n'è andata nel modo peggiore, il pezzo che ha trovato le coincidenze dove non voleva trovarle, il pezzo che ha ascoltato le parole del papà della sposa e ha pensato che mai le potrà sentire dal proprio. Questa settimana è stato caldissimo e freddissimo, il sole ha seccato le mie piante e il diluvio le ha annegate, alcune persone mi hanno ferita e alcune mi hanno amata. Questa settimana sono stata arrabbiata e sono stata orgogliosa, ho avuto sonno e ho dormito bene, non mi sono mossa dal divano e ho attraversato la regione, sono stata molto adulta e sono stata molto bambina, non ho mangiato quasi nulla e mi sono abbuffata.
Chiudo questo post ripensando al suo titolo, something is always happening: spesso questo something mi terrorizza, ma dovrò farci l'abitudine, se voglio restare qui.

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