domenica 13 novembre 2011

Le sagome nere degli alberi


Le sagome nere degli alberi su un cielo giallo e rosa.
Post breve, già lo so.
Sola a casa, a Vesima, febbre improvvisa e alta...prevedibile: troppo stanca, troppo esposta, troppo di corsa, troppo inconcludente, troppo spaventata.
Non avevo ancora finito di avere mal di gola e di tossire tutto il giorno che sono di nuovo qui, seduta su un divano, a guardare fuori. Fuori che c'è? C'è la foto del post, non proprio la stessa perchè non ho la macchina con me, ma la finestra è quella giusta, il panorama pure, gli alberi sono neri e il cielo è giallo e rosa.
Vorrei condividere questi colori, vorrei fare un sorriso grande e una carezza, vorrei essere stanca dopo una lunga passeggiata in Baiarda, vorrei andare a mangiare le castagne dalla Nessie e non avere così tanto mal di testa da non riuscire a studiare. Scelte giganti, la casa, il dottorato, me stessa. Il budino al cioccolato e la gatta sui piedi aiutano, ma non bastano. Non basta nemmeno l'ottimismo sepolto che mi fa dire: beh, per la presentazione hai quasi un mese, i percorsi IMG sono rimadati, il Muvita è organizzato, le persone che ami ora stanno meglio, la mamma è al cinema con le amiche, l'esame in qualche modo lo supererai, il lavoro lo dividerai con le altre, hai ricominciato palestra e ti fa bene, Novembre è il tuo mese preferito.
Come si fa con le diete, comincio domani che è lunedì, da domani sarà tutto più facile, basterà alzarsi al mattino e scandire la giornata con riunioni, animazioni, riassunti, colloqui, telefonate, seminari e si arriverà a sera in un attimo. Per oggi, che è ancora domenica, che ho la febbre, che fuori è giallo e arancione e gli alberi sono neri, che vorrei essere in Baiarda, la frase più vicina a me in questo momento è: sometimes crying in the shower is exactly what you need.

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