sabato 25 agosto 2012

Chi di verde si veste di sua beltà si fida

Ieri dopo il lavoro sono andata all'Albero della Coccagna, per vedere la mia nuova parete verde. E' bellissima. Mi ha raggiunta anche il vicino-vicino che ha concordato con me sulla bellezza del colore e sull'ottima idea di incorniciare la tinta con un bordo bianco, in questo modo la stanza sembra più profonda e si sfrutta l'effetto scenografia teatrale. Sono contenta anche del grande arco tra soggiorno e cucina, sembra fatto apposta per aiutare la luce a circolare e con lei la musica, i pensieri e le chiacchiere degli amici che inviterò a cena. Loro potranno starsene spaparanzati sul mio divano o sul tappeto parlando con me che traffico ai fornelli, io riuscirò a guardare in faccia gli ospiti e magari a posare un piatto di assaggi sul muretto di ardesia che ci separa.
Credo che a ottobre sarà tutto pronto, comprerò le cose indispensabili per prendere la residenza, trasporterò i vecchi mobili che sono qui a casa dei miei, metterò la mia vita nelle scatole e comincerò a vivere nella nuova tana.
Una cosa che vorrei tanto è che ci fossi anche tu, anche se non approveresti i lavori come non avresti approvato l'acquisto, che faresti mille storie per aiutarmi a impacchettare i libri e non ti muoveresti mai per venirmi a trovare. Invece mi limito a sognarti come al solito, più vivo che mai, che guardi con me una grossa cassetta di legno in giardino, piena di uova e bambagia. Ci sono uova enormi di struzzo che pulsano sotto i nostri palmi, lunghe uova piatte arancioni di qualche raro pesce, uova nere di pipistrello (ma mica fanno le uova loro), uova rosa di gallina, uova piccole bianche di passerotto, riccioli di uova di insetto. Non so come sia finita, non so se si sia schiuso qualcosa oppure no, una porta è sbattuta e mi sono svegliata. So però che ci saremmo presi cura di qualunque animale fosse nato, così come abbiamo sempre fatto con rospi, serpenti, ricci, gatti, uccellini, bruchi, lumache e pesci rossi, proteggendoli da tutto e da tutti, osservandoli adattarsi alla nostra casa, mentre la mamma li guardava con sospetto.
Nella mia nuova tana non ci saranno animali, cercherò di curare piante e comprarmi fiori colorati per rallegrare la cucina, ma non porterò nessuna bestiola a vivere in città. Lascerò Agata qui nel mio giardino incantato e la verrò a trovare ogni volta che potrò, giocherò con i mille cani di Marta e con Il Signor Siberia di Nessie, la notte sognerò i nostri animali e penserò ogni volta a te che giochi con loro mentre il sole tramonta.



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