mercoledì 16 aprile 2014

QB: senza sapere da che parte sono

Senza sapere da che parte sono vuol dire che non so se sto scrivendo un QB su qualcosadibello oppure su qualcosadibrutto.
In un giorno cambio umore mille volte, perché mille sono gli avvenimenti, piccoli e grandi, che si alternano tra angoscia, nervosismo, tristezza, paura e gioia, entusiasmo, ottimismo e tranquillità.
Sono stanca, ma questo poco conta. Conta il fatto che non riesco a trovare il tempo per fare cose che mi mettono in pace con il mondo e che in passato facevo spesso, come leggere una rivista (di leggere un libro per ora non se ne parla), come mettere a posto casa, come cucinare e come andare a correre.
Per facilitarmi un po' il compito di questa sera, scrivere un post che mi aiuti innanzi tutto a riordinare le idee, potrei affidarmi ad un mezzo infallibile per la mia organizzazione mentale: l'elenco.
Provo pure a dividerlo in due parti, qualcosadibello e qualcosadibrutto.
Qualcosa di Bello
- Il riscontro che ha avuto il mio post sulla lettera al nostro sé adolescente, ne ho parlato con tante persone e alcune continuano a scriverne. Come Andrea, per esempio
- Il corso di fotografia che ho appena iniziato e che promette benissimo, perché mi diverto, sperimento e imparo (uno dei miei primi scatti sta proprio quassù)
- Il sole che almeno fino a domani dovrebbe durare e che mi tira su il cuore anche quando sembra essere pesantissimo
- La pasta con le sarde che ho mangiato (e cucinato) ieri sera, buonissimissima!
- Questo film che non vedo l'ora di vedere
- Questa iniziativa a cui voglio assolutamente provare a partecipare
- Un bel po' di idee hand made che mi frullano per la testa e che prevedono collage, cornici, fettucce, dita, colla, forbici, timbri e robe che fanno piangere
- La Pasquetta che sarà fatta di amici, pioggia, cibo, chiacchiere, musica, risate, nanne e scodinzolii
- Un sacco di blog nuovi che seguo e che mi riempiono gli occhi e il cuore di idee, bellezza e possibilità
- Questo libro, che sta già di là nel mio bagno tra i volumi di psicologia, di flora e fauna regionali, di viaggio, di fai da te
- Questo pezzo che ho deciso essere la canzone di Aprile, anche se l'ho risentita stasera dopo un sacco di tempo. Ma mi ha ridato un po' di allegria e quindi merita il mese.
Qualcosa di Brutto
- Un po' di persone attorno a me che si prendono un tantino sul serio e complicano tutto, che peccato
- Il mio edicolante morto all'improvviso che però fino a ieri era lì fra i suoi giornali e oggi il cardinale in persona diceva il rosario per lui e i vicini in piazzetta piangevano dinanzi alla serranda abbassata
- La mia attuale incapacità di leggere, che mi pesa da matti e mi intristisce, ma è così: Haruki a sto giro dovrà aspettarmi
- La lontananza da prati e boschi di casa, dettata da tante cose e pesante come un sasso
- Le feste in arrivo che come al solito rischiano di trascinarsi appresso malumori, nostalgie e fatiche assortite
- Un acciacco duro a morire, fastidioso e assai indicativo, che palle
- La mollezza diffusa di cui ho scritto all'inizio del post, che mi tiene distante dalle tante cose che vorrei fare, compreso correre e prendermi cura di ciò che più amo
- La ricrescita :-)


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