domenica 31 agosto 2014

I magnifici 5: gustare

In realtà questo post avrebbe potuto intitolarsi 7000 caffè, il numero che mi ci vorrebbe (ma non so se basterebbe) oggi per svegliarmi.
Eppure ho dormito tanto, ho dormito profondamente, ho dormito bene. Boh.
In fondo in fondo io lo so che il problema è la bilancia e il fatto che i chili aumentino senza che io stia facendo nulla perché questo accada. Mangio abbastanza poco, mangio bene, ma questo stavolta non basta e prima o poi pure a me doveva capitare, un metabolismo inutile e disattivato.
Allora provo ad esorcizzare questa situazione scrivendo qualcosa sul senso del gusto, così come se descriverlo possa aiutarmi ad allontanarlo, possa servire a sentirmi meglio, soprattutto con il mio corpo pieno d'acqua.
Cosa mi piace mangiare?
Tutto. Non ho mai fatto storie, piantato capricci lunghi chilometri, rifiutato un cibo a priori. Amo mangiare e amo altrettanto cucinare. Per me, per gli amici, per la persona del mio cuore.
Le coccole della tavola sono preziose, racchiudono il sentimento di chi ha cucinato: quante volte una torta preparata in un momento difficile non mi è levitata? Decine. Quante volte un piatto sperimentato per la prima volta in un'occasione speciale è risultato buonissimo? Decine di nuovo.
Naturalmente anche io ho i miei gusti e certi cibi se posso evitarli è meglio. Quindi non mi vedrete mai ordinare ostriche (che definisco sempre "uno sputo che sa di mare"), anice (e gli associati Pastis e Sambuca) e cervella (perché i pensieri della mucca proprio no, non mi riesce). Difficilmente sceglierò cocomeri e melone, purtroppo non mi preparerò mai un pomodoro crudo a fette (ma lo mangerò se me lo offrirete) ed eviterò con cura il latte caldo, pellicola di panna in superficie compresa.
Quando ero piccola non c'era verso di farmi mangiare il formaggio fuso, sulla pizza, sulla pasta, sulla brace. Ora figurati, non ordinerei una quattroformaggibianca ma la focaccia di Recco è l'amore mio assoluto.
Quindi, tornando alle modalità solite e rassicuranti dell'elenco ecco di seguito le cose che gusto più volentieri:
- Il caffè (rigorosamente espresso, siano maledetti gli inventori di quello all'americana)
- La pizza (possibilmente margherita con lo stracchino al posto della mozzarella)
- La cioccolata (extrafondente, please)
- Il vino (mai dolce, va bene bianco, magari con le bolle, va bene rosso, va bene rosè)
- La carne e il pesce crudi (tartare, sashimi, carpaccio...una goduria)
- I formaggi (senza esclusione di colpi, dal più stagionato alla ricotta)
- Le pesche bianche (in assoluto, insieme ai fichi neri, il mio frutto preferito)
- Il pesto (sì, lo so, ogni scarrafone...)
- Le verdure (davvero, tutte o quasi, persino il cavolo, persino lesse. Se poi sono fritte non rispondo di me)
- Le caramelle Rossana (quelle che mi comprava la nonna, indicandole nel vaso di vetro della drogheria sulla piazza, impacchettate nella carta a fiorellini rossi)
- Il comfort food in generale (per eccellenza vincono pane-burro-acciughe, pane-olio-sale, pane-burro-zucchero, pane-cioccolata)
- Il classico piatto di pasta (che risolve l'ultimo minuto, che se è aglio-olio-peperoncino fa subito infanzia, che si scola al dente e si mangia bollente)
- Le patate (che lo so, le verdure le ho già dette, ma le patate sono oltre: lesse, fritte, al forno, purea, peccato non si possano mangiare pure crude)
- Le zuppe (tutte, perché prima ancora del gusto mi conquistano il gesto del mestolo che le distribuisce, il calore che sale dai piatti, la sensazione di protezione che provo ad ogni cucchiaio)
- Il gelato (creme, senza ombra di dubbio, il limone lo preferisco sul frittomisto)
- La cheesecake (in assoluto il mio dolce preferito, potrei mangiarne fino ad uccidermi e non credo sia nemmeno troppo difficile)
- Il risotto (per conquistarmi preparatemelo con i porri, per farmi felice va bene ad ogni modo)
E poi potrei continuare in eterno, frittate, torte salate, panna, frutta secca, birra, selvaggina, non sono un buon soggetto a cui chiedere "Cosa vuoi per cena?", rischierei di non avere una risposta!

P.S. La foto fa parte del progetto Oneleafadayproject, di cui ho scritto nell'ultimo post.


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