domenica 13 dicembre 2015

"e la foglia scivola via"

Qualche sera fa mi sono imbattuta in questa poesia di strada.

Genova è tappezzata di fogli del Movimento per l'Emancipazione della Poesia e devo dire che molti dei versi che trovo per caso, camminando nei vicoli, non mi dispiacciono affatto, anzi (qui trovate il sito).
"Non siamo mai troppo lontani dalla...", c'è scritto. Lontani da cosa? Quei puntini di sospensione mi danno fastidio, perché vorrei una risposta.
In realtà vorrei una risposta a moltissime delle domande che mi pongo in questo periodo, domande che nascono da situazioni in cui mi ritrovo quasi sempre per sbaglio, mai per mia volontà e che si materializzano nell'aria rimanendo sospese, appunto, senza risposta.

...

Come ho già scritto nell'ultimo post sto facendo fatica ad aggiornare il mio blog. Non che sia un dramma, capita, però mi fa strano. Sono stata abbastanza costante sin dall'inizio e, soprattutto negli anni più recenti, ho pubblicato qualcosa ogni settimana. Ora non riesco, e il perché è una delle tante domande sospese. Ho tempo libero, lavorando da casa, eppure non ne trovo mai per entrare qui. Faccio tante cose, anche belle, eppure non ho voglia di condividerle qui. Scopro e vedo meraviglie tutti i giorni, eppure non mi viene da parlarne qui.

Allora ho pensato che di solito, quello che mi viene in aiuto quando sono bloccata, quando non so da che parte cominciare, quando mi pare di avere troppe cose da fare e tutte ugualmente urgenti, è l'elenco.
Quindi ecco un elenco sommario di ciò che sto facendo in questo periodo strano:

1. Scrivo, per il libro, per aggiornare i social network dell'associazione con cui collaboro, per Cindy (in partenza la produzione dell'ultimo Leggermente 2015!).

2. Studio, per il terzo esame di francese, poi anche questa avventura sarà finita e mi spiace proprio tanto: è stato divertente e mi è parso, finalmente, di fare qualcosa per me.

3. Ingrasso, come mai nella vita. Probabilmente i lieviti hanno deciso di rompere di nuovo i maroni, con un tempismo perfetto, considerando le vacanze di Natale e i trecentomila pranzi e/o cene a cui dovrò andare.

4. Partecipo, seppur un po' più defilata del solito, a due piccoli progetti natalizi: questo e il Secret Santa di Cindy. Il primo è un vero e proprio calendario dell'avvento fotografico; mi sto divertendo a scattare foto a tema (sbagliando per tipo cinque giorni di fila l'hashtag , ma vabbé) e mi piace l'idea di una parola precisa da provare a inseguire. Il secondo, chi non lo conosce? Il mio pacchettino è già stato spedito!

5. Costruisco, perché quando ho bisogno di rilassarmi è quello che faccio più volentieri, oltre a cucinare. Le ultime produzioni sono questo centro tavola Natalizio e questa collana, assemblata mettendo insieme un pezzo di gioiello trovato per strada, un ciondolino recuperato da mamma e una catenina di metallo.

6. Parlo, con chi mi ascolta, per provare a trovare quelle risposte di cui scrivevo prima. Non riesco a sciogliere il bandolo della matassa, ma non sentirmi sbagliata mi aiuta molto.

7. Cammino, facendo gite divertenti come quella di oggi. Un giro sulla cremagliera, una passeggiata facile ma lunghetta, una folle raccolta di bacche e rametti per abbellire la cucina (vedi punto 5).

8. Progetto, corsi che vorrei fare, cose che vorrei imparare. Prima tra tutte, per ora, la costruzione di timbri in gomma. In che senso? In questo. Una figata pazzesca, lo so.

9. Presso, le foglie che trovo, come se non ci fosse un domani. Nella foto che ho scelto per il post c'è la scatola di latta piena di foglie e fiori raccolti questo autunno e schiacciati con la mia meravigliosa Tessa La Pressa.

10. Sto ferma, ascoltando e guardando quello che succede. Mi costa una fatica boia, perché nonostante qualcuno mi dica che vivo alla giornata, sono umana pure io e a volte mi piacerebbe avere voce in capitolo, vedere che una mia azione genera una reazione più o meno nota, almeno un pochino prevedibile e non, nel migliore dei casi, completamente diversa dalle aspettative. Nel peggiore (e ultimamente molto frequente) dei casi, invece, quello che accade è l'opposto di quello che mi aspetto o che vorrei.

Io, imperterrita, respiro e sto a guardare, sperando che le prossime risposte siano facili. Non dico giuste. Ma facili.



2 commenti:

  1. Quello che decidi di condividere qui nel blog, per quanto poco costante è davvero bello

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