mercoledì 18 gennaio 2017

"To do nothing is the hardest job of all"

Per chi, come me, fosse un fan sfegatato di The Crown il titolo scelto per questo post non ha misteri, altrimenti la spiegazione è semplice: il vero, duro lavoro della Regina d'Inghilterra è quello di non fare nulla, almeno così sentenziò la nonna sul letto di morte.

Lungi da me volermi anche solo lontanamente paragonare alla Queen, ma le parole della frase vanno benissimo per chiunque si stia trovando, all'inizio dell'anno, con una marea di scadenze da rispettare, di progetti da far partire e di percorsi da chiudere.
Come tradizione vuole, quando sono nella merda vera mi affido al potentissimo mezzo dell'elenco; data la situazione attuale direi che non ho altra scelta anche questa volta, dopotutto l'ultima lista risale a più di un mese fa. Ecco, dunque, quello che ho fatto e quello che (forse) farò:

1) Ho aperto partita IVA. Sbam, pronti via, la notizia più grossa e pesa la buttiamo fuori subito e passa la paura. In realtà la paura resta, arriva a ondate che vanno dal "Ommioddio, sono fuori legge, andrò in galera domani", al "Vabbé oh, sto facendo la prima fattura e forse è pure corretta". Il futuro non lo conosco, meglio così.

2) Ho tenuto un corso per educatori e docenti qui, un posto bellissimo. Ha voluto dire svegliarsi alle 4.30 e rientrare alle 20.30, ma ne è valsa la pena. Tra due giorni ci torno e ci aggiungo un carico da novanta: sabato a Torino per visitare il Museo Egizio, fare un bel giro e svaligiare Melissa.

3) Ho scelto il libro per il Leggermente di Gennaio e, se i miei diabolici piani (e il mio cervello) reggono, conto di scrivere il post in treno, di ritorno dalla trasferta.

4) Ho superato brillantemente dignitosamente un virus gastrointestinale che ero mezza sicura mi avrebbe uccisa.

5) Non ho comprato nulla nei saldi. Ho carrelli pieni in ogni sito ma, complici la carta prepagata a zero e il terrore delle tasse da lavoratrice autonoma (mi fa ansia già solo scriverlo), non oso pigiare il tasto acquista. Meglio così.

6) Sto ragionando su un loghetto che mi rappresenti, nulla di complicato, magari resterà solo un ragionamento. Se così non fosse sarete i primi a saperlo.

7) Ho fatto una bella gita lungo un sentiero nuovo, non troppo impegnativa, ma piena di piccole meraviglie.

8) Ho formalizzato un contrattino in università, nulla di trascendentale, in realtà sono cose vecchie che si ripropongono come la peperonata e ora vanno finalmente digerite.

9) Sto portando avanti il progetto #Ayearinapostcard con entusiasmo e curiosità.

10) Sto entrando a piè pari in un secondo giro di influenza, ma considerando che esco alle 8, torno alle 20, lavoro o studio dopo cena, mi faccio venire il ciclo con una settimana di anticipo e, quando me la sento, vado in palestra, direi che ci sta.

P.S. La foto l'ho scattata durante la gita di cui parlavo al punto sette, sono due cassette della posta e sono perfette per riassumere il progetto delle cartoline, la mia navigazione lenta e inesorabile (con e senza vento), il mare di cose da fare che mi attende.




2 commenti:

  1. Un gennaio potente!
    E tutto il mio affetto e sostegno per le sfide che ti aspettano.
    La cartolina è bellissima ;-)
    Ti abbraccio
    Francesca

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    Risposte
    1. Grazie per l'incoraggiamento e viva le cartoline!
      Un abbraccio
      Elena

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