martedì 10 maggio 2011

"We're watching the world pass us by..."


Martedì sera.
Scrivo questo post con un mal di testa costante da ore.
Giornata di notizie, notizie positive per persone che sono state tanto importanti, serata di riflessioni inevitabili.
Mi sembra di guardare il mondo che va, e restare a terra. Evidentemente la modalità Depeche che caratterizza il mio stereo da una settimana era presagio di pensieri profondi. Il nonno è in ospedale, non si sa per quanto, nè si può prevedere quanto vivrà. Vista l'età e tutto il resto è una perdita che si può accettare, una tra le tante che invece si devono accettare.
Tra i molti difetti che ho e gli aspetti negativi ereditati dai miei, una delle mie caratteristiche positive è l'innata capacità di essere felice per le gioie altrui. Non conosco la vendetta, non so godere delle disgrazie dei "nemici", non sono nemmeno capace di definirli i nemici.
Però, quando tutto scorre e la tua vita è ferma, le novità positive per gli altri sono un campanello d'allarme per te. Una busta che contiene l'invito al giorno più importante per una persona a te cara (la seconda busta in dieci giorni per la verità), un nuovo legame, che nasce festoso, quando le persone inevitabilmente più vicine a te l'azione più plateale che faranno nei prossimi giorni probabilmente sarà morire.
Stasera c'è chi a cena dai vicini troverà un pò di giusto conforto, chi tornerà a casa e avrà una pasta col tonno pronta sul tavolo, chi farà sport e rivedrà amici che non incontra da tempo, chi guarderà un film accoccolata sul divano col proprio compagno e c'è chi scriverà un post sul suo blog per esorcizzare un minimo il fatto di non essere nessuna delle persone elencate sopra.
Ci sembra di essere stupidi per aver attribuito a noi stessi colpe inesistenti, responsabili del dolore di altri che invece stavano benissimo, fortunatamente!
Il mondo scorre e le cose da fare non mancano, anche se in questo momento nessuna sembra essere qualcosa di fatto per me. Impegni, obblighi, lavori, compiti, aspettative, appuntamenti. Ci si aggrappa a giretti serali nei dintorni di casa, alle fragole di bosco con il gelato alla crema, al terrazzo da curare, ai libri da leggere, al sole da prendere nei ritagli di tempo. Non si può aspettare però che il mondo rallenti per farci salire, questo no. Bisogna allungare il passo mi sa, essere pronti a saltare in quella dimensione in cui ci sono notizie anche per te, divani e dvd, week end in viaggio e film al cinema. Sono scelte da fare, spazi da creare, menti da sgombrare e occhi da asciugare. Nient'altro.

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