domenica 1 aprile 2012

Welcome home


Eccoci qui. A Vesima.
Da poche ore ho finito il trasloco, che mi ha riportata a casa dopo due anni di permanenza nella tana. Campopisano mi ha accudita per ventiquattro mesi esatti, le sue scale hanno tonificato i miei glutei, la sua luce mi ha svegliata la mattina, il suo terrazzo mi ha rilassata, il suo silenzio mi ha concentrata.
In Campopisano ho lavorato tanto, scritto report, studiato per gli esami, corretto articoli, organizzato animazioni e laboratori. In Campopisano ho cucinato, ho preparato la peperonata per la mia coinquilina, il cous cous con il vicino-vicino, le trofie al pesto per lo Sminatore. In Campopisano ho ospitato gli amici, ho giocato alla wii, ho bevuto vino sul divano, ho ascoltato le confidenze di Marti, ho steso i panni un milione di volte, ho riempito il frigo di verdure e ho dormito in tutte le sue cucce. In Campopisano ho fatto l'amore, ho pianto, ho riso a crepapelle, mi sono arrabbiata, ho sognato mio padre, ho ascoltato musica a tutte le ore, ho visto film sotto al piumone, ho acceso candele, ho parlato con Scheggino, ho aspettato l'idraulico una ventina di volte e sempre all'alba, ho appeso quadri, ho letto libri meravigliosi, ho preparato dolci buonissimi, ho cenato sul tetto. In Campopisano ho avuto paura di perdermi, di perdere gli altri, di stare sola, di stare con qualcuno, di non riuscire a parlare, di non poter sentire, di dover cambiare, di non saper ricominciare.
In Campopisano ho fatto un trasloco, ho guardato i muri perdere i quadri, le finestre lasciare le tende, le mensole del bagno salutare i barattoli, la tana spogliarsi delle lenzuola verdi, la stanza svuotarsi delle sedie viola e delle campanelle appese, la libreria diventare un buco senza senso, la scrivania ripulirsi dagli ottomila post it, la bacheca tornare pannello, la porta della cabina armadio abbandonare gli orecchini appesi alla sciarpa, lo sgabello giallo salire in macchina.
In Campopisano ho visto Marta minacciare di legarsi alla porta, abbracciarmi forte in silenzio, dirmi che presto ci rivedremo e dormiremo ancora insieme. In Campopisano ho lasciato un po' di me e va bene così, ora si deve cominciare a pensare al futuro, alla nuova casa e a quello che mi attende laggiù.
Arrivederci...

P.S. http://ilmareingiardino.blogspot.it/2010/04/per-un-volo-sempre-piu-alto.html

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