giovedì 25 aprile 2013

Libere promesse

Domani è il 25 aprile, Festa della Liberazione.
Io tradisco di nuovo il Ponente e vado a trovare la Elli a Framura. E' previsto tempo buono, è previsto un treno, è previsto un gruppetto di amici, sono previste le zuppe inglesi avanzate al Circolo ieri sera, è prevista una lunga camminata nei luoghi che ben conosco attorno a Montaretto, è prevista un po' di libertà.
Libertà dalle cose di tutti i giorni, dal lavoro che va bene ma che ancora non ho ingranato nel verso giusto (ammesso che un verso giusto ci sia), dai pensieri da casalinga che mi vergogno quasi di avere (c'è da stendere il bucato, quanta polvere per terra, devo cucinare i pranzi per i prossimi giorni), da questo corpo che sta cambiando e che mi pare di non riuscire a controllare.
Negli ultimi mesi ho imparato a raccogliere con gli occhi piccoli momenti liberi sparsi qua e là, nel tempo e nello spazio. Oggi una mezz'ora di lettura al sole mi ha rimesso a posto dopo una mattina poco produttiva, questa sera la passeggiata post aperitivo con la De ha fatto emergere la giusta stanchezza per crollare nel sonno tra poco e staccare il cervello come si deve.
Un video scoperto per caso, un anellino da piede dorato fatto fare su misura, i biscotti a letto con la tisana calda, un profumo d'infanzia incontrato la mattina presto, un odore che amo nascosto nei panni stesi del vicino, la gobba a ponente della luna che domani eclisserà pure un poco, un pensiero riaffiorato che richiede veloce un mezzo sorriso.
Riuscire a vedere cose enormi nelle cose piccole è un dono che ho sempre invidiato a chi riesce a stupirsi delle semplicità e ora, improvvisamente, ne sono capace anche io. So bene a chi devo dire grazie per questo obiettivo raggiunto, saper vedere il buono dove già esiste è una cosa bellissima.
E così mi concentro su questo, sui momenti vissuti giorno per giorno, cercando di memorizzarli e di non farli passare senza che lascino traccia. Mi piacerebbe avere una macchina fotografica in grado di immortalare non solo l'immagine ma anche i suoni, gli odori e le sensazioni che provo, ma per ora l'unico modo di rivivere quei piccoli istanti di sorpresa è scriverne, immaginando di raccontarli a qualcuno con tutte le sfumature a disposizione.
In questo modo potrei spiegare un pezzetto del mio pomeriggio con il profumo di focaccia, il rumore degli operai, il calore dell'ardesia, l'odore delle pagine, la voce della mamma che chiama Viola distratta da un cagnolino, la luce che inonda tutto, il pizzicore della sciarpa sul collo sudato, la morbidezza del velluto marrone della giacca, l'aria di primavera che si infila ovunque.
E con questo video, trovato in uno dei blog che mi fanno sognare di più, mi preparo alla festa di domani e mi accoccolo sotto le nuove lenzuola gialle, che profumano di notte e di piccole libertà:
http://www.underthetreemag.com/

2 commenti:

  1. E' bello ciò che scrivi, molto intimo, diretto, un aiuto personale a contattare la propria parte emotiva.
    Per cui grazie Elena. Su fb molto spesso la scrittrice Michela Murgia pubblica le foto delle Soddisfazioni del mese di...,
    piccoli avvenimenti che le capitano durante il suo mestiere di scrittrice e non, guardala se ti va.
    Un'altra scrittrice Simona Vinci sul suo blog parla di scrittori, quando erano piccoli ed è anche molto bella.
    Visto che sei sempre tu a darci delle dritte oggi volevo dartene anche io delle mie preferite.
    Un abbraccio, buon sabato,
    Barbara

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  2. Grazie mille, seguirò senz'altro i tuoi consigli Barbara!
    Buon sabato a te!
    Elena

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