martedì 9 aprile 2013

Le cose semplici

Sabato mi hanno detto "a noi piacciono le cose semplici vero?".
A parlare era uno dei bimbi del corso di robotica per il quale ho collaborato questo week end. Uno scricciolo biondo, dal gran sorriso, gli occhi svegli e una forza che non si immagina.
Come avrei voluto dargli ragione...
Come mi sarebbe piaciuto potergli dire "Sì, è così" e ricevere un po' della sua forza attraverso uno dei tanti abbracci della giornata.
E invece non è così per niente, si cresce e le cose semplici diventano complesse, quello che ci sembrava leggero sparisce sotto mille pesanti pensieri e ci abituiamo presto a rendere grevi pure le banalità del quotidiano.
Scrivo al plurale, come se fosse un atteggiamento comune a molti, ma magari invece non è così, forse sono io che non riesco a liberarmi dalle zavorre di me stessa.
Trascorrere due giorni con ragazzini pieni di entusiamsmo, voglia di vedere davvero le cose, di provare a inventare, misurare i propri limiti per poi superarli con tenacia o timidezza, mi lascia sempre divisa a metà.
C'è la parte di me carica di adrenalina, che ha giocato accovacciata, distribuito focaccia, urlato di gioia, versato acqua nei bicchieri, ascoltato lamentele, accarezzato testoline vivaci e dispensato linguacce, sguardi e sorrisi. Poi c'è la parte di me che non è riuscita a stare al passo con se stessa, che si è fatta travolgere dalle cose della vita, quelle che prima erano leggere e poi sono diventate pesanti, che non ha saputo difendersi dalle sue paure e ha riempito di difficoltà anche i sentimenti più liberi.
E non è perché da piccoli le fatiche non si conoscono, le lotte sono lontane...tutt'altro. E' proprio in mezzo a bambini con grossi pesi che mi sento sempre una persona incapace di prendere la vita con più leggerezza, seguendo i miei bisogni istintivi, domandando le cose che vorrei, chiedendo aiuto quando serve, dicendo no mille volte e sì ancora più spesso.
Mi piacerebbe conoscermi ora come mi conoscevo a sette anni, quando le aspettative degli altri non mi avevano ancora modificata così tanto da impedirmi addirittura di ricordare com'ero. Mi piacerebbe regalare alle persone che amo la Elena fatta di sorrisi improvvisi, decisioni dell'ultimo minuto, abbracci inaspettati, regali estemporanei, gesti pieni di affetto, che conoscevo tanti anni fa.
Piangere per una grande paura, reclamare attenzione, condividere un successo ("mamma, guarda!"), domandare perché, farsi venire male alle guance dalle troppe risate e alla milza dalle lunghe corse, appassionarsi a qualcosa, esprimere il proprio punto di vista senza temere di essere giudicata, cercare le coccole, saper giocare da soli come in compagnia, raccontare se stessi alle orecchie più fidate.
Come mi piacerebbe, prima o poi, poter rispondere "Sì, è vero, a noi piacciono le cose semplici..."

4 commenti:

  1. grazie Elena, questa tua riflessione riguarda tutti, a qualsiasi età. Sforziamoci di mantenerla viva questa parte di noi e cerchiamo di mostrarla anche a chi amiamo. Un abbraccio, Barbara

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  2. Sì, è sempre tutto così difficile e doloroso...
    Un abbraccio
    Elena

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  3. alcuni versi per chi ama le cose semplici

    Let the rain kiss you.
    Let the rain beat upon your head with silver liquid drops
    Let the rain sing you a lullaby

    Langston Hughes

    da Barbara

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