domenica 5 aprile 2015

Mani

Oggi vi parlo un poco del mio ultimo progetto Instagram.
E' partito da una settimana giusta giusta e mi sta piacendo un sacco, devo però dire che è assai complicato.
Ho deciso, per chi non lo sapesse, di fotografare le mani della gente, mani di persone che conosco, mani di sconosciuti che non rivedrò mai più.
La parte più complicata è, banalmente, non farsi beccare. Avevo anche pensato di proporre al soggetto scelto di lasciarsi fotografare, spiegandogli il progetto e scattando in tranquillità. Avrei avuto gioco facile e avrei conosciuto un poco meglio le mani che stavo per fotografare, ma ci sarebbero stati due contro da non sottovalutare affatto:
1. Non ho quasi mai tempo, quando scelgo le mani, di stare a raccontare tutto quanto (metro, bus, marciapiedi affollati e treni di certo non si prestano agli spiegoni).
2. Temo che gli scatti, una volta "attesi", perderebbero moltissimo la spontaneità che per ora li contraddistingue.
Mi sono messa delle regole, che alla fine regole non sono ma servono per continuare con lo spirito giusto. Ho deciso, viste le oggettive difficoltà di questo progetto rispetto a quelli terminati fino ad oggi, di non costringermi a fotografare. Se non uscirò di casa tutto il giorno semplicemente non farò la foto. Così come credo che sceglierò mani "non riconoscibili", o per lo meno eviterò di diffondere immagini di abiti, borse e oggetti che possano tracciare lo spostamento di chi viene fotografato. Immagino che questa mia scelta non serva a nulla, Instagram è pieno di fotografie di passanti inconsapevoli, ma io preferisco comunque darmi un limite.
Il progetto, come al solito, durerà novantanove giorni, probabilmente anche qualcuno di più visto che magari certi scatti slitteranno al giorno successivo per "mancanza di mani".
Ovviamente siete tutti invitati a partecipare, chi vorrà potrà usare l'hashtag #onehandadayproject e, come faccio io, raccontare la storia delle mani che ha scelto. Se non la si conosce è ancora più divertente immaginarla: dove staranno andando quelle mani? Saranno mani stanche? Innamorate? Saranno mani tristi o impazienti? Spesso le mani ci dicono un sacco del loro proprietario, unghie curate, unghie mangiate, unghie schiacciate da un martello, dita tozze, affusolate, palmi ruvidi o tatuati, anelli giganti o semplici promesse.
Vi assicuro che è un progetto molto divertente e pieno di stimoli nuovi, provateci!

P.S. Nella foto di oggi lo so, non ci sono mani ma zampe. Sono di Agata, la mia gattina, che viene da sempre trattata come tale. Esce la notte se vuole uscire, dorme a casa se preferisce. E' un animale e così viene considerata, esattamente la stessa sorte toccata ai suoi predecessori. Dopotutto noi siamo gente di campagna!

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