lunedì 11 ottobre 2010

Prova a prendermi


Di corsa.
Devo cominciare a correre. Avevo già scritto qualche mese fa un post su questo argomento, avevo usato come immagine il mio paio di vecchie all stars. Stavolta la mia impronta del piede (piatto) sulla spiaggia di Mondello (Palermo). E' passato un anno da quando sono andata giù in Sicilia, ripenso spesso a quel viaggio in treno in totale solitudine. Fino a Roma col militare in missione in Afghanistan "dove doveva sparare a tutti quei curdi (!!!)", poi con lo psicologo pendolare e poi da Roma a Villa San Giovanni in cuccetta con l'avvocato donna di ritorno per il week end. Poi il treno fatto a pezzi e infilato nella pancia della balena e da Messina a Palermo con l'alluvione e i parenti delle vittime che rientravano, i binari allagati, l'acqua come una cascata e il fango che copriva tutto.
Arrivata giù cinque giorni di cibo fritto, di pane con la milza, di granite, fiori, alberi bottiglia e mare. Un viaggio catartico. Sola con me stessa, una compagnia difficilissima da sopportare.
In risalita è stato più semplice, nonostante la signora col compagno malato di cancro e curato col succo di aloe, la stanchezza accumulata e il mal di Sicilia.
In quei giorni avevo deciso di abituarmi a me, di continuare a viaggiare da sola, di correre verso la mia vita senza troppe paure.
In questo ottobre improvvisamente freddo ripenso al viaggio, alla forza strana che mi pareva di avere, alla voglia di provare a fidarmi di me e delle mie sensazioni.
Ora devo fare tesoro di quelle mie emozioni, devo raccoglierle dal fondo di questa pentola vuota che sta sopra il mio collo e cominciare a correre il più lontano che posso. Non si tratta di stupide difese, di "evitamento di personalità" come direbbero esperti terapeuti, di mancanza di responsabilità o di voglia di avventura. E' istinto di sopravvivenza, è quella cosa per cui il bambino che piange per un pò senza essere ascoltato si alza e va a giocare per i cazzi suoi.
A sto giro mi tolgo pure le scarpe, così sento meglio la strada.

2 commenti:

  1. Quella della foto più che un'orma sembra un bassorilievo, forte.
    Quindi sei stata a Palermo? Io ci nacqui e il mal di sicilia mi coglie spesso assai.
    Il viaggio in treno è un trip allucinante, l'ho fatto almeno una decina di volte.
    Roba che se non hai provato non puoi dire di aver vissuto:)

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  2. Sì, il mio piede superpiatto deve aver fatto una specie di effetto ventosa risucchiando la sabbia e creando il bassorilievo...bah!
    Bel viaggio, allucinante ma bello e formativo!

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