sabato 30 marzo 2013

Nella pioggia e nel sole

Piove. Da giorni, ormai, non fa che piovere. Ogni tanto una breve schiarita e poi di nuovo acqua. Debole, forte, con il vento, a gocce grosse, a gocce fini, senza tuoni, mista neve...acqua di ogni tipo, che bagna, che scola, che irrita, che inzuppa, che inumidisce, che infeltrisce, che ricopre, che fa pozzanghera, che rovina, che disturba, che complica, che piove. Piove sulle mie giornate di lavoro, piove sul tragitto da casa al supermercato, piove sul giardino incantato, piove sulla lana di mamma, piove sui miei vestiti nuovi, piove sul concerto di De Gregori, piove sul compleanno dei gemelli, piove sulla cena al ristorante giapponese, piove sulle scatole dell'IKEA, piove sui miei pensieri silenziosi, piove sulle colazioni al bar, piove sulla mia gatta nascosta in un angolo, piove su di noi che camminiamo vicini.
Ho scritto tante volte del concetto di equilibrio. Tutte le volte che mi trovo a riflettere su questa parola mi vengono in mente punti di vista diversi, sfumature, interpretazioni, esempi, immagini che potrebbero spiegarla. Tutte ugualmente valide per me, tutte ugualmente delicate...equilibrate.
Il groviglio di pensieri che ho in testa in questo istante spero si possa dissipare, come spesso mi accade, srotolandolo nella scrittura, nel caso non dovesse succedere temo che questo post risulterà una pagina incomprensibile anche a me stessa.
Ci provo.
"L'arrampicata è una successione di stati di equilibrio". Lunedì sera, rannicchiata in una poltroncina del cinema vicino all'albero ho guardato i video del BANFF, festival di montagna canadese arrivato quest'anno anche in Italia. Inutile che descriva la quantità di immagini legate al concetto di equilibrio che sono apparse davanti ai nostri occhi: climbers, funamboli, ruote in bilico, canoe sulla punta di un onda, lamine su una cresta di neve, braccia aperte ad aiutare il baricentro, piedi sulle punte, racchette tese...
Martedì ho portato mamma a teatro, regalo di compleanno leggermente anticipato, suonava De Gregori uno dei suoi cantanti preferiti e mesi fa le avevo comprato un biglietto in quarta fila.
Nelle canzoni di De Gregori non ho fatto altro che trovare riferimenti all'equilibrio, "tu che non credi ai miracoli ma li sai fare", "nella pioggia e nel sole", "fra le pagine chiare, fra le pagine scure", "i miei alibi e le tue ragioni", "è tutto quel che hai di me. È tutto quel che ho di te", "buonanotte tra il mare e la pioggia" e mille altre citazioni che raccontano di compensazioni, compromessi, bilanciamenti.
Giovedì ho lavorato quasi tutto il giorno al museo, solite analisi XRF, soliti camici pesanti, solita fatica, soliti dubbi e solite soddisfazioni. E, come al solito, c'è voluto equilibrio. Lo strumento che ha bisogno di pazienza e delicatezza, le analisi che vanno a buon fine solo se la mano resta ferma, le posizioni in bilico da tenere per lunghi e stancanti minuti affinché i risultati appaiano correttamente sul piccolo schermo integrato.
Ieri la ricerca di equilibrio si è fatta ancora più concreta, ho iniziato un nuovo libro (abbandonando, ormai terminato, il secondo e ultimo volume di 1Q84), ho provato a guardarmi dentro per l'ennesima volta e ho deciso di cominciare un percorso. Credo sarà un viaggio lungo, sicuramente sarà doloroso, spero mi aiuteranno le prossime intense giornate di lavoro e l'accoglienza della mia casa dove medito di rifugiarmi il più spesso possibile. Se poi la pioggia dovesse finalmente lasciare un po' di spazio al sereno mi auguro di poter affiancare al pilates, da poco ripreso dopo il mese di sofferto stallo, lunghe e tiepide passeggiate di primavera. Un posto che vorrei visitare è la Farmacia S. Anna, in Circonvallazione a Monte, segnalata da una compagna di blog davvero preziosa (http://dearmissfletcher.wordpress.com/2013/03/26/i-segreti-di-frate-ezio-e-della-farmacia-santanna/)...qui spero di trovare, per l'ennesima volta, un po' di equilibrio, tra erbe, pozioni, profumi e ricette...nel silenzio del chiostro, con le rose di maggio.
Nel frattempo ripenso a quella scatola fotografata nel deposito qualche giorno fa, arrivata dalla Francia credo contenesse un dipinto, qualcosa di prezioso da maneggiare con cura. Come i nostri sentimenti. I miei e i tuoi.
Handle with care.











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