martedì 2 settembre 2014

Within the sound of silence

Il via me lo ha dato lei, la solita Cindy, con questo post.
Io, per rispondere alla sua ultima domanda, non lo so come sto.
Ho ricominciato ad andare al lavoro, abbastanza blandamente in verità, e non mi sembra sia cambiato nulla. Meglio così forse. O forse no.
Ho ricominciato ad andare a pilates e questo è assolutamente un bene. Sono stanca dopo la lezione di ieri sera (e dopo la lunga camminata sotto al sole di questo pomeriggio) e quindi spero di addormentarmi presto e buonanotte.
Anche io, come Cindy, prego tutti di fare silenzio e mi chiedo se sia giusto, normale, avere così tanto bisogno di pace. Sono mondana come mia nonna, non che sia mai stata una donna da party ma, accidenti, in questo periodo rasento la casa di riposo. E poi mi struggo perché mi sento sola, perché anche questa estate è trascorsa senza che i miei occhi vedessero posti nuovi, senza che le mie gambe attraversassero strade sconosciute. Dopo mesi (anni?) di assenza tornano prepotenti le isole felici: mi basta pensare alla Mari e Monti in arrivo o alla semplice idea di un giorno sulla spiaggia di settembre con un libro e un sogno nuovo e mi pare già di stare meglio.
La lotta con la chimica si è conclusa da un po' ormai, ne sono uscita vincitrice, sempre che si possa considerare una vittoria la sensazione in cui sto adesso.
Si attendono i risultati degli esami per capire cosa abbia fracassato la mia pelle (e magari pure il mio metabolismo), si aspetta l'esito dei bandi su cui ho lavorato durante le ferie (qualche pallida buona notizia l'abbiamo già avuta oggi, ma chissà), si organizzano riunioni operative (cinque solo in questa settimana), si finiscono libri che insomma, potevano andare meglio.
Un po' dei propositi di Cindy li ho messi in pratica da tempo e devo dire che concentrarmi sul bello che ho attorno e cercare di non pensare ad altro è ormai diventato il mio sport preferito.
Dai social network mi sono già tolta, con il risultato di essere ancora più fuori dal mondo per quanto riguarda notizie e novità (che tristezza eh...) e di dovermi reinventare di sana pianta intere serate. E' un bene, direte voi, e lo dico anche io, se non fosse che quando si è giù di morale, a dieta, con braccia e gambe piene di bolle che prudono e nessuna buona nuova all'orizzonte, potersi almeno beare delle belle vite degli altri di certo aiuta. Almeno me. Anche se so che Facebook è un filtro, anche se so che di reale c'è ben poco, non mi importa, era un modo come un altro (e così per fortuna l'ho sempre vissuto) per tenere contatti e guardare il mondo da un oblò. Rientraci, direte voi. Ancora no, dico io.
Nel frattempo maturo cose da condividere, produco spille, fermagli per capelli, lampadiyne colorate e progetto collane enormi e decisamente importabili.
E poi vado al mare di sera, se posso per davvero, se non posso ci vado con il pensiero, quando il cielo si tinge di rosa e con lui anche i sassi, gli ombrelloni, le case, gli alberi, gli scogli, i gabbiani e noi.
Noi che stiamo seduti in silenzio, proprio come vorrebbe Cindy, proprio come voglio io, accoccolata sul mio divano bianco, avvolta dalla coperta verde e dalla luce della lampada, mentre guardo l'angioletto preferito del vicino-vicino andare su e giù.

P.S. L'avrò già usata gli anni passati, non ricordo, non importa. Anche se non è ancora l'ultimo giorno d'estate è il momento di questa, nel mio cervello dalle prime ore del mattino.


4 commenti:

  1. Ho già riletto due o tre volte questo post (e lo rileggerò ancora perchè mi è piaciuto un sacco) e quel che è certo è che nell'aria c'è qualcosa di diverso, qualcosa che ci spinge alla ricerca di pace, bellezza, silenzio. Il tutto accompagnato da un allontanamento dai social e dal quaquaraqua. Come se avessimo maturato, tutte nello stesso momento, una nuova consapevolezza. O almeno questo è quello che credo visto che pure io mi ritrovo perfettamente in quello che scrivi tu e in quello che ha descritto Cindy. Come se la natura, dal suo ventre profondo, ci stesse richiamando attraverso il mare, i boschi o le montagne. Per quel che può valere, ci tenevo a lasciarti un commento perchè forse qui, sui blog, e in particolare su quelli così delicati come il tuo o quello di Cindy, si può ancora parlare, dialogare, scambiarsi opinioni senza tanti clamori o pose di alcun genere. :)

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  2. Che piacere ricevere il tuo commento Daria! Davvero!
    Non mi stancherò mai di dialogare, soprattutto su temi come questi.
    Un abbraccio a te e a Cincy.

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  3. Cara Elena, la ricerca della bellezza e del silenzio non finisce mai, in tanto frastuono poi a volte si sente un rumore che si distingue e che per noi è armonia e musica.
    E comunque mi spiace che tu non sia più su FB, spero che tornerai.
    Un bacione cara, a presto!

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  4. Ciao Miss!
    Tornerò, non so ancora quando ma credo presto...
    Un abbraccio

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