domenica 30 dicembre 2012

London Bridge is falling...

Ieri era il primo giorno dell'anno per me, mi sono alzata presto perché venivano i gemelli (mamma e zio) a portarmi il comò che ho comprato all'Ikea e che io e mamma non siamo riuscite a scaricare, troppo pesante.
Il comò è blu, con tre cassetti e tre buchi dove mettere le scatole, io le ho prese da principessa http://www.ikea.com/es/es/catalog/products/90201513/, poi cercherò uno specchio, ci metterò sopra una lampada e finalmente avrò quasi finito di arredare l'Albero. La colazione al N°1 e poi via da sola, a farmi un giro nei vicoli, come se mi fossi svegliata da un coma lunghissimo e visitassi Genova per la prima volta. Sono partita dalla zona di Macelli di Soziglia, la mia preferita, sono passata davanti a Klainguti e ho sorriso con il mento affondato nella giacca. Sono uscita senza un filo di trucco, pantaloni marroni di velluto a coste, maglione grigio con la spilla-fragola, piumino e berretto, capelli sciolti. In Macelli ho guardato i negozi dell'antiquariato, in particolare quelli di gioielli d'epoca, arrivata in Piazzetta del Ferro sono risalita in Via Garibaldi, volevo vedere l'anello che mi piacerebbe regalarmi, ma il negozio era chiuso. In compenso ho trovato un matrimonio, con la sposa in corto (come penso sarei io, che vorrei, se mai dovesse succedere, farlo d'autunno con un cappottino chiaro), altissima, tutta bianca, con i capelli neri mossi e il braccio sotto quello del suo lui.
Poi, qualche passo più in là, c'era il presepe di un cantiere, immagino lo abbiano fatto gli operai, tra il cemento, gli scavi, i fanali intermittenti e le grate di protezione. A rotta di collo nei vicoli bui mi sono fermata un secondo, sorridendo, davanti a due scritte, la prima recitava London Bridge is falling...ho scoperto essere una filastrocca del 700, inglese, che fa
così:

London Bridge is falling down,
Falling down, Falling down.
London Bridge is falling down,
My fair lady.


Poi ho visto quella quassù, e l'ho fotografata: è così, mi terrorizza.
Da Piazza Banchi sono arrivata al Porto, dove c'era una coda lunghissima per entrare all'Acquario, un attimo prima di fotografare il serpente di persone in fila ho pensato che la luce fosse bellissima, ho chiuso gli occhi e ho scattato un'immagine della mia ombra.
Ho girato attorno a Palazzo S.Giorgio e ho visto le bancarelle...evviva! Dovevo comprare formaggi e salumi per il cenone di Capodanno e non mi andava di prendere roba qualunque, speravo di trovare prodotti genuini, particolari, con una storia...e così è stato.
Ho conosciuto una Signora di Cogne, con cui ho chiacchierato un po', che mi ha venduto dei formaggi e regalato un vasetto di yogurt fatto da lei. Poi, arrivata a casa, mi sono accorta che mancava un pacchetto. Ci sono rimasta male e ho cercato un modo per recuperarla...nella borsa ho trovato lo scontrino (incredibile, di una bancarella!), con un numero di cellulare. Timidamente ho telefonato dicendo: “Scusi parlo con la signora che in questo momento sta alla bancarella di Piazza S. Giorgio?” e dall'altra parte “E io con la ragazza dal berretto marrone?”. Insomma, mi aveva cercata ovunque e io, nel pomeriggio, sono andata a riprendermi il formaggio!
Il mio giro è proseguito in San Lorenzo, sono arrivata sotto casa e sono rimasta incantata davanti alle vetrine di Betty Page, sono azzurre e hanno dei vestiti stupendi. Una volta salita sull'Albero ho sistemato un ciclamino nella pentola di alluminio inutilizzabile, l'ho posato sulla finestra e mi sono occupata dell'elicriso comprato poco prima, nella speranza che resista senza molto sole e mi regali il suo meraviglioso profumo, che sa di giornogiallo e di casa.

3 commenti:

  1. Una bella giornata genovese, posti che amo anch'io, che bello leggere dei tuoi giretti nei caruggi, Elena!
    Buon Anno, carissima!

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  2. cara Elena, tantissimi auguri buon anno nuovo

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